Febbraio 2017
Febbraio 2017
La consueta visita alle mie barchette, ancora in quasi totale abbandono, ma hanno resistito finora, alla furia del vento e alle mareggiate, i continui terremoti, le valanghe e nevicate super abbondanti ci fanno considerare un’invernata da mettere tra gli annali più disastrosa, sarebbe quasi opportuno fermarsi, ma loro, mi dicono invece che sarebbe ora di ricominciare i lavori di ripristino, scartavetrare stuccare e verniciare, sostituire le drizze consumate, controllare sartiame, lande, cavi, pulegge e strozzascotte, insomma prepararsi per una nuova stagione, che ogni anno sembra sempre più impegnativa.
Lo scorso anno ho notato alcuni velisti, trovandomi come ho detto in una nuova zona, avere difficoltà ad uscire agevolmente dalla spiaggia. L’errore base è quello di cazzare ( non è una parolaccia) il fiocco, quando non si sono ancora abbassate deriva e timone a causa del basso fondale. Entra così in gioco il “centro velico e centro di deriva”, che non ho descritto nell’articolo di Maggio 2015. Infatti la forza propulsiva del vento si sposta in avanti facendo poggiare o puggiare l’imbarcazione, rendendo difficoltosa la manovrabilità della barca e di conseguenza un’uscita non perfetta. Non resta che mettere in pratica il tutto e come si dice: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Per il 2017 se il tempo e la salute ce lo consentono, vorrei iniziare i corsi per i primi di Aprile, affinché possiate chi lo vorrà essere pronto a navigare per la stagione estiva e non rimanere sotto l’ombrellone. Certo di ritrovarci a bordo, sempre nella nostra scuola. Buon vento. ziopaolo